Sicurezza in culla, un tema sempre più importante

La sicurezza dei neonati, soprattutto nel corso del sonno, è un problema molto avvertito nella società contemporanea, proprio in considerazione del ripetersi di casi di morte in culla che si sono succeduti negli ultimi anni. La SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), sindrome della morte in culla, interessa ogni anno circa 300 bambini nel nostro Paese, con un decesso ogni 2mila nati. Una frequenza destinata naturalmente a colpire dolorosamente non solo i genitori, ma anche una opinione pubblica che ormai da tempo è abituata a dare grande valore alla vita dei più piccoli proprio in considerazione dell’allarme denatalità in atto da tempo.
Proprio per questo gli esperti sono costretti ad interrogarsi su una tematica che va a coinvolgere anche i prodotti per l’infanzia. Naturalmente anche i produttori hanno cercato di dare vita ad una produzione in grado di fugare i timori dei neo genitori, soprattutto quella di culle per neonato. Una produzione che del resto deve ottemperare alle normative vigenti in tema di sicurezza, dando vita a soluzioni in grado di tranquillizzare i genitori.
Proprio alla luce di quanto detto sin qui, ricordiamo che per farsi una idea esauriente delle proposte presenti in commercio, la cosa più saggia consiste proprio nell’informazione, che può essere ottenuta ad esempio rivolgendosi ai siti online che trattano il tema, a partire da questo, che affronta la tematica con il preciso intento di aiutare i consumatori a scegliere il meglio a beneficio dei loro figli.
La normativa sulla sicurezza delle culle
Se si vuole affrontare in maniera organica il tema della sicurezza in culla, occorre partire proprio dalla normativa esistente, ovvero dagli standard imposti dall’Unione Europea, i quali sono descritti all’interno delle direttive EN1130 ed EN716. Le norme indicate, infatti, vanno a prescrivere una altezza minima delle sponde pari ad almeno 60 centimetri, una distanza fra le stecche tale da posizionarsi tra i 6 e i 7,5 centimetri, con l’evidente intento di evitare che il neonato possa infilarvi la testa, e, infine, la totale assenza di parti sporgenti o appuntite.
Meglio evitare il bed-sharing
Sempre in tema di sicurezza in culla, va ricordato come siano sempre più forti le voci contrarie al bed-sharing, ovvero l’abitudine di addormentarsi con il piccolo nel lettone dei genitori. Si tratta infatti di una pratica assolutamente da evitare, proprio per l’evidente rischio di soffocamento la quale può derivarne. Al contempo, proprio per favorire il contatto tra mamma e piccolo, si consiglia invece l’adozione delle culle che possono essere agganciate al lettone. Proprio esse, infatti sono in grado di evitare il contatto troppo pressante tra la mamma e il neonato rimanendo praticamente autonome.